Tra Vip, Musica e Spettacolo, sotto la stella di Rino Gaetano. SanremOn! Si accendono anche quest’anno le luci sulla serata-evento organizzata da ACS, alias Associazione Centro Spettacolo, presieduta da Gino Foglia, eccellente padrone di casa. In contemporanea al Festival della Canzone Italiana, in scena al Teatro Ariston, la Città dei Fiori si prepara al Gran Galà SanremOn. L’appuntamento, di quelli super glam, è fissato per il prossimo 4 Febbraio, alle ore 20:00, in uno dei locali più esclusivi della Riviera di Ponente: il Victory Morgana Bay. Come per le passate gloriose edizioni, il menù della serata è ricco di Musica, Cultura ed Arte. Un’occasione di Festa e di Convivialità unica ed imperdibile. L’organizzazione sta curando tutto nei minimi dettagli, in primis sul fronte della sicurezza. Infatti è stata confermata dallo stesso patron Gino Foglia la presenza di TECHNO EARTH BIOSOLUTIONS che si occuperà della sanificazione dei locali e dell’installazione di dispositivi ultra tecnologici che avranno l’obiettivo di eliminare tracce di virus eventualmente presenti in ambienti chiusi. Un’altra novità di quest’anno, trapelata nelle ultime ore, riguarda la diretta televisiva dell’evento a cura di MEDIASUD, emittente in onda sul Digitale terrestre ed in streaming, per smartphone e PC, dal sito www.calabriaplay.it, con l’inviata Maria-Luisa Lo Monte Giordano. Occhi puntati dunque su SanremOn 2022: quest’anno il cuore della serata batterà per un genio della musica italiana, prematuramente scomparso circa quarantuno anni fa. Sarà presentato, infatti, il libro “Rino Gaetano e il Regno di Salanga”, mirabilmente scritto da Angelo Sorino. L’autore (attore, scrittore, doppiatore, cantautore e regista) guiderà i presenti in un “viaggio in autostop” nel mondo dell’interprete crotonese de “Il cielo è sempre più blu”, con canzoni ed aneddoti. Sarà accompagnato da Luisa Piscitelli (vocal coach ed autrice di testi di musica leggera) con i suoi bravissimi allievi e da Dafne Apollonio (modella e violinista), la quale aprirà il sipario sulle note di “Aida”. Nel corso della kermesse saranno premiati quattro personaggi di spicco: il Dottor Antonio Alvaro (Presidente del Flag dello Stretto), Gianni Berrino (Assessore della Regione Liguria), Francesco Trebisonda (manager calabrese di Aon, multinazionale di assoluto rilievo nel settore assicurativo) ed Ivan Cottini. Quest’ultimo, ballerino ed ex di Amici di Maria De Filippi, farà vivere ai presenti un momento di coraggio e di speranza: affetto da sclerosi multipla da tempo, infatti, ha già incantato tutti danzando sulla sedia a rotelle. Numerosi saranno poi gli ospiti di valore: dai massimi esponenti della FIPI (Federazione Internazionale Proprietà Intellettuale) e dell’AVI (Associazione Vinile Italiana) a Franco Donato (guru della produzione musicale e per molti anni a capo dell’Associazione Fonografici Italiani). Da Gerardo Sacco (maestro orafo con la M maiuscola) con i suoi “gioielli della Rinascita” ad Evaristo Beccalossi (ex calciatore dell’Inter e dirigente sportivo) e tanti altri Vip. Non mancheranno poi le special guest: da Nadia Bengala, MADRINA della serata (ex Miss Italia, attrice, modella e showgirl) a Prince Kestamg (musicista e cantautore). Da Gisella Cozzo (cantautrice) a Frank Amore (cantante famoso per le sue particolari performance). Da Maria Laura De Vitis (Miss Viso International 2022) ad Henna Dena (poetessa). Ed ancora la fotomodella internazionale Roberta Martini e la Wedding Planner Laura’s Wedding con le sue spose. Saranno presenti anche Dorina Forti, Leticia Gutierrez e Rossella Bisceglia (make up artist), Agazio Menniti (acconciatore dei Vip), Edith Jacob (stilista), Marisol Florentino (showgirl, fotomodella ed attrice) ed il cantante Luca Veneri. Tra i momenti clou sicuramente verrà ricordato “Un Brindisi alla Bellezza” con il Dottor Vincenzo Benevento, il Dott. Francesco Raponi e le modelle provenienti da varie regioni italiane. . presentare la serata ci penseranno Paky Arcella, con la sua classe innata e le bellissime, simpaticissime e bravissime Francesca Rasi e Juliana Ierugan, spumeggianti come d’abitudine. Se gli ingredienti finora elencati non dovessero bastare a rendere il tutto indimenticabile, le papille gustative ci metteranno lo zampino, poiché avranno l’occasione di assaporare un dolce sublime: una torta appositamente pensata per l’evento! Un motivo in più per esserci. Sanremo, 25 Gennaio 2022 – servizio a cura di Ambra Benedetti
Related Posts
SOLO : “DON’T SHOOT THE PIANO PLAYER (IT’S ALL IN YOUR HEAD)”
Fra i Beatles di “Tomorrow never knows” e i Pink Floyd di Syd Barrett torna con un nuovo brano psichedelico, con audio in binaurale
“Don’t shoot the piano player (it’s all in your head)”
Dopo le sperimentazioni elektronische di “Stati emozionali” (lanciato in anteprima esclusiva sul magazine internazionale It’s Psychedelic Baby e trasmesso all’interno della trasmissione Battiti su Rai Radio 3), torna SOLO con un nuovo singolo che, dagli anni ’50 del precedente lavoro, lo trasporta verso la psichedelia 60’s: “Don’t shoot the piano player (it’s all in your head)”.
«Sono sempre stato un fan della psichedelia della seconda metà degli anni ’60, principalmente anglosassone: quei suoni e quelle atmosfere fuori dagli schemi mi hanno sempre affascinato. È stato del tutto naturale, quindi, scrivere un brano ispirandomi a quelle sonorità, implementando il “fattore psichedelia” aggiungendo una spazializzazione di tipo binaurale, in modo che i suoni non passassero solo da destra a sinistra (e viceversa) ma avvolgessero totalmente l’ascoltatore».
Le fonti di ispirazione per la stesura di “Don’t shoot the piano player (it’s all in your head)” sono da ricercare tanto nei Beatles di “Revolver” quanto nei Pink Floyd di “The Piper at the Gates of Dawn”, fino ai Rolling Stones della svolta psichedelica.
«La prima band a cui ho pensato, quando ho scritto “Don’t shoot the piano player (it’s all in your head)” sono stati, di sicuro, i Rolling Stones di “Their Satanic Majesties Request”, album che adoro e che, in adolescenza, ho consumato: per me il punto più alto della loro carriera, checché ne dicano i detrattori. Man mano, ho iniziato a inserire sempre più elementi psichedelici che hanno, poi, portato il lavoro verso una direzione più vicina al marasma sonoro di “Tomorrow never knows” dei Beatles, anche se la fonte di ispirazione iniziale, per quanto riguarda questo lavoro di effettistica, sono stati i tremolo sparsi all’interno del brano “Mangiafuoco”, di Edoardo Bennato»
“Don’t shoot the piano player (it’s all in your head)” prende spunto da un immaginario surreale dove, ai suoni classici, si sovrappongono effetti sonori che destabilizzano l’ascoltatore, proiettandolo in un mondo psicotico:
«A differenza di “Tomorrow never knows”, dove i suoni utilizzati dai Beatles erano dei campioni preregistrati, modificati per l’occasione, in “Don’t shoot the piano player (it’s all in your head)” ho voluto mantenere un approccio più “live”: tutti i suoni presenti nel brano sono, infatti, registrati a partire da una chitarra. Mi sono divertito a ricreare suoni peculiari, tutti diversi fra loro, utilizzando l’EBow e tutta una serie di effetti a pedale che vanno dai synth al Whammy, dai phaser al delay (mandandolo in autoscillazione), wha wha e via dicendo, utilizzandoli in maniera non necessariamente canonica, dando vita a un marasma di deliri acustici».
Il brano è totalmente registrato da SOLO, con l’ausilio di Edoardo Di Vietri dell’Hexagonlab Recording Studio per l’inserto di pianoforte, mixing e mastering:
«Oltre a voce, chitarre e basso, anche le percussioni le ho registrate da solo, in maniera alquanto peculiare, utilizzando bicchieri (l’idea l’ho rubata da “Sing this all together” dei Rolling Stones), pentole, cucchiai, scarponi e altri oggetti che mi dessero un suono percussivo. Il pianoforte, invece, è stato inserito da Edoardo Di Vietri, con cui avevo già collaborato sia con la mia band, la The Bordello Rock ‘n’ Roll Band, che su “Stati emozionali”: lui si è occupato anche di mix e mastering».
La grafica che accompagna “Don’t shoot the piano player (it’s all in your head)” è a cura di Maria Dori Calabrese, affiancata da Raffaela Ruocco per la parte digitale.
TESTO
Hanging in my thoughts my body’s static, I don’t make no move at all
Laying on my bed I see my shadow dancing but I still don’t move
Don’t shoot the piano player, don’t try to stop him now, he’s just a poor man trying to get some tunes
Don’t shoot the piano player, don’t waste the talent he’s got, he’s just playing but where’s the piano?
I wanna leave, now, or maybe just stand here with my eyes fixed on the wall
I can’t complaint ‘bout my brain that is trying to escape from my so fucked up world
Don’t shoot the piano player, don’t even try to make some noise, I want to listen to his world
Don’t shoot the piano player, don’t you see how he’s good? He can play even without piano
Spotify: https://open.spotify.com/artist/2oB1yAIwgRRR11ebkbE8wK
Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCfizz-2lmnKumuwN7aCNsqg
Facebook: https://www.facebook.com/solopaginaufficiale/
Instagram: https://www.instagram.com/iiisoloiii/
Soundcloud: https://soundcloud.com/user-253331333
Bandcamp: https://soloofficial.bandcamp.com/releases
“ESTATE”, IN CHIAVE GIULIA MALASPINA
Da poco uscito in digitale , “Estate”, reinterpretazione in chiave jazz della cantautrice milanese dello storico brano di Bruno Martino.
Il singolo dà il titolo al nuovo album in uscita il 29 gennaio.
Un disco composto da arrangiamenti jazz, con una forte colorazione latina e brasiliana, di alcune delle canzoni più iconiche della musica italiana d’autore di Bruno Martino, Sergio Endrigo (“Io che amo solo te”), Paolo Conte (“Onda su onda”), F. Migliacci e B. Defilippi(“Tintarella di luna”), Gino Paoli(“Questa lunga storia d’amore”), Paolo Conte (“Azzurro”), Luigi Tenco (“Mi sono innamorata di te”).
L’artista racconta così la nascita di questo nuovo progetto e la scelta in particolare del brano “Estate”: “stavo finendo l’ultimo anno al Berklee College of Music di Boston e ho deciso di fare un esperimento lavorando su un concetto di arrangiamento che utilizzasse tecniche moderne e mischiasse vari generi musicali tra cui jazz, neo-soul e musica latina. La scelta del brano “Estate” per questo progetto è legata alle mie origini in quanto ho subito immaginato un brano cantato in italiano sopra questo mix di sonorità. L’esperimento si è concluso una notte in uno studio di registrazione di Boston dove ho riunito i miei compagni di Berklee e dove abbiamo registrato e filmato questo arrangiamento. Successivamente ho deciso di partecipare ad una competizione internazionale, il “Made in Jazz in New York” dove ho vinto nella mia categoria di arrangiamento e dove sono arrivata terza nella classifica generale. Per me è stata un’esperienza meravigliosa e proprio per questo quando sono tornata in Italia ho iniziato a lavorare ad un disco basato sullo stesso concetto. Questo disco è stato realizzato anche grazie all’aiuto del mio mentore e Maestro Enrico Intra che mi ha regalato una meravigliosa interpretazione di un mio brano originale, “Come un fiore”.
Al brano “Estate” con Giulia Malaspina (tastiera e voce) hanno collaborato Milena Jancuric (flauto), Aaron Bahr (tromba), Ryan Linvill (sax tenore), Michael Wang (trombone), Eduardo Mercuri (chitarra), Tomas Latorre (basso elettrico), Fabio Rojas (batteria) e Julio Cesar Santos (percussioni). Registrato a The Record Company, Boston Tracking/Editing Engineers, Mixing and Mastering: Giosuè Greco.
Giulia Malaspina pianista, cantante, compositrice ed arrangiatrice di Milano ha iniziato presto la sua carriera musicale. Dopo tanti anni di studi classici e jazzistici nel luglio 2010 termina il triennio di pianoforte presso la Civici corsi di jazz col massimo dei voti. Nel settembre dello stesso anno, dopo aver vinto una borsa di studio, si trasferisce a Boston, dove inizia a studiare pianoforte Performance presso la prestigiosa Berklee College Of Music. Si laurea nel dicembre 2014 e si trasferisce a New York, dove inizia la sua carriera da Artista, Performer e Compositrice. In questi anni ha avuto la possibilità di collaborare ed esibirsi con artisti e importanti personaggidella musica come Ken Zambello, Ed Tomassi, Greg Osby, Jonathan Quash, Anne Peckham, Fernando Huergo, Ron Mahdi, Valerie Simpson. Si è esibita in numerosi locali e venues di Boston, New York, Seattle, Chicago e Los Angeles e nelgiugno 2015 ha organizzato il suo primo tour nella West-coast Americana. A maggio del 2016 è stata premiata a New York da Randy Brecker, Joe Lovano e Lenny White come uno dei vincitori del Made in Jazz New York Competion 2015 e si è esibita con loro al Tribeca Arts Performance Center N.Y. Nel 2017 ritorna a vivere in Italia dove inizia a lavorare al suo primo disco “No More Pain” di branioriginali. Ha esordito con un concerto di presentazione sold-out al Bluenote di Milano il 24 maggio 2019. Tornata nel suo paese, Giulia riallaccia i rapporti con il pianista e compositore Enrico Intra, il quale la aiuta nella realizzazione di un disco basato sul concetto di “Estate”, in uscita per l’etichetta Musicians&Producers di Massimo Monti. Attualmente Giulia sta lavorando ad un disco di brani originali insieme al produttore e compositore americano Jim Beard, noto per aver prodotto Elian Elias, Mike Stern, Bill Evans, Bob Berg, ed altri che uscirà nella seconda parte del 2021.
www.giuliamalaspina.it
Giulia Malaspina | Facebook / Giulia Malaspina – YouTube
Giulia Malaspina (@giulia_malaspina_music) • Foto e video di Instagram