LA PASSERELLA DEI 5 CONTINENTI

Sonia Rosa Maria Bertaglia Model. Un nome gia’ scritto nelle stelle. Dalla nascita. 

Il  suo TRIPLICE  nome parlò già  di lei , infatti . Saggezza e  fama, dall’origine ebraica è “ la signora beneamata “ , lei che ha solo 16 anni e che pare  una donna adulta, e non solo nel fisico. E’ beneamata dagli amici , da chi la apprezza professionalmente e dai compagni di classe. Frequenta il terzo anno al liceo scientifico,  pensa alla laurea , vorrebbe diventare un medico, ed ha le idee chiare , sta valutando la cardiologia.  L’amore per la medicina denota grandissima apertura d’animo verso gli altri, perché un medico non cura solo il corpo…e ciò fa riflettere. “ Difesa della salute fisica e psichica.”  -Giuramento moderno di Ippocrate. Questo anticipa il suo essere.  

Hanno già scritto tutto sulla sua professionalità e bellezza, io vorrei scrivere di lei scavando nel profondo ed argomentando il suo vissuto.                                                                                                                        Sfilare é la sua grande passione , oggi. Lavora con l’agenzia “EMOTIONS & MORE”  del fotografo NORBERTO WITTWER , e collabora con il mondo del fashion dall’ età di tre anni. Una vita piena la sua, riesce comunque a conciliare STUDI, HOBBIES E  VITA DA INDOSSATRICE . La conobbi alla sfilata della Fashion Week a Milano, durante il premio europeo della moda 2020 .

La incontro, parliamo della vita quotidiana, della giovane cresciuta anzitempo frequentando il mondo della moda da adulta, costantemente affiancata dalla mamma Monica Foglia ( nota organizzatrice di eventi moda quali la FASHION WEEK A  MILANO e servizi per matrimoni )e dal padre Maurizio Ranieri (noto fotografo per il mondo  fashion ). Appare timida ma solo inizialmente, la sua falcata sicura e disinvolta in passerella non mi lasciò dubbi, le piace ciò che fa e lo fa con naturalezza.

Sonia sa bene dove può e dove vuole arrivare, sempre tenendo a mente i suoi punti saldi ed i  valori: l’amore per la famiglia  e per la sua vita privata .Il discorso assume un tono ironico solo quando mi parla della sua costante paura di cadere con i suoi altissimi tacchi, ma subito entra in scena la sua sicurezza . Adora la musica, è ULTIMO  il suo cantante preferito. Lui canta”…. Io la vita la prendo com’è … “ . E’ lo stesso pensiero di Sonia. Adora Grace , la sua gatta, mi racconta che crede di essere un cane , ed infatti la porta in giro con il guinzaglio senza problemi  e ovunque.  La chiama “la sua bimba”. Concordo , in effetti i gatti sono come bimbi  che non crescono mai. La cagnolina Emily colora le sue giornate con la luce della gioia, quelle che solo un cane sa donarti. Perché ad un cane non interessa chi sei , cosa fai, e se sei ricco o famoso. Lui chiede solo amore e coccole. La sua gatta la aiutò  aiuta ad uscire dal mondo della timidezza ,per affacciarsi da quel balcone e da li ha visto un panorama bellissimo.
Un mondo senza paure.

Si parla  di lei oggi e si parlerà  in un futuro . Quello che lei sogna, fatto di possibili  concretizzazioni dei suoi desideri e delle sue aspettative, di una giovane con i piedi per terra, che studia e sogna la professione medica, con pensieri lungimiranti al mondo della moda. Guardando le sue foto  notai subito una sorprendente somiglianza con l’attrice Audrey Hepburn , anche lei dapprima modella di talento.  Fascino e compostezza, un segno destinato a rimanere nel tempo.

Questo fu il primo pensiero.  Lessi poi ciò che scrisse riguardo ai tramonti ,al senso della vita, a ciò che desiderava e si aspettava dal il suo cammino artistico.  Anche un merito, certo. O anche più meriti, quelli  per i quali lavora tutti giorni, senza tralasciare i suoi studi, con la  freschezza dei suoi sedici anni , con la consuetudine dei suoi giorni di ragazza che ama i libri e la musica…di giovane donna che sceglie con saggezza ed intelligenza i suoi affetti  , e questo denota carattere e possesso pieno di valori profondi, l’amore per la famiglia in primo piano.  

Sonia, un nome che sarà  ricordato , tutto sommato ai tempi è già stato scritto dalle stelle, quelle del firmamento della moda. 

“Moschino è attivamente impegnato nella lotta contro Covid-19 e, insieme al suo partner elettronico, Triboo Digitale, donerà il 15% di tutti gli acquisti effettuati nel suo negozio online all’unità sanitaria locale in Romagna e all’Istituto Clinico Humanitas di Milano. Dal 23 marzo al 30 aprile 2020, ogni acquisto effettuato su moschino.com contribuirà a sostenere l’attività estremamente preziosa di queste due strutture sanitarie locali, che combattono instancabilmente ogni giorno con Covid-19.
Coloro che desiderano apportare contributi individuali e donazioni alle due istituzioni possono essere consultati nelle seguenti pagine:
https://www.auslromagna.it/come-fare-per/donare
https://fondazionehumanitasricerca.it/ “

Questa l’iniziativa lanciata dal marchio di alta moda Moschino dal sito web. Un’iniziativa solidale e concreta, che conferma come questo grande Marchio sia connesso con il mondo di cui fa parte, senza dimenticarsi dei più deboli. Perché , se una firma di alta moda sa farci sognare, allora sa anche salvarci. Un messaggio importante che le distanze sociali non esistono in momenti cruciali come quello che stiamo vivendo. Lanciata nel 1983 da Franco Moschino, si è da subito affermata come liena giocosa e sovversiva, tanto da diventare subito un icona del Made in Italy.

Nel 1999 la griffe viene rilevata dal gruppo Aeffe, che si occupava della produzione delle linee sin dai primi anni. Il gruppo, guidato dalla famiglia Ferretti, decide per un rilancio del marchio a livello internazionale, e nell’ ottobre 2013 , affida la direzione creativa allo stilista Jeremy Scott, nomina arrivata in occasione della celebrazione dei trent’anni dell’azienda a Milano Moda Donna.Lo stilista ha da subito arricchito il brand con le sue idee satiriche, umoristiche ma soprattutto pop-art, giocando con colori presenti e forti, quasi vivi, e forme stravaganti e surreali. Qua riproponiamo immagini della surrealista linea Art Bags , dove la moda è anche giocare a scambiare la funzione degli oggetti, rendendoli di volta in volta nuovi alla vista,  e mantenendone un’imitazione realista, come se il tessile imiti ,esso stesso, l’oggetto originale.  Quale migliore stilista avrebbe dunque potuto portare avanti un’idea così stravagante come quella che fu agli albori di questo grande marchio del Made in Italy. Un grande artista, Jeremy Scott , che riesce a mantenere viva la magia delle sue creazioni , grazie al suo spirito gioioso e scherzoso , che ne caratterizza lo stile.