Lo abbiamo lasciato così ottimista ed entusiasta di regalarci , come sempre, nuove grandi emozioni ed indimenticabili ricordi.«Ottobre è il mese della mia ultima nuova canzone! Non vedo l’ora che l’ascoltiate». Così il cantante aveva annunciato sui social “Se ti potessi dire” il suo ultimo brano. Una canzone in realtà scritta circa dieci anni fa, apparsa sul web in una versione solo chitarra e voce, totalmente rigenerata. Un testo potente e importante – dice l’artista – che lo introduce alla sua quarta vita : “È il riassunto della mia vita, una sintesi. Anche una confessione (forse dovrei citare, con le dovute proporzioni, le Confessioni di Jean-Jacques Rousseau o di sant’Agostino per intenderci). E un decalogo. Quello che mi ha sempre guidato fin qui. Insomma, una canzone definitiva. Il mio popolo la apprezzerà molto. E dopo chi vivrà vedrà”.
Il brano , uscito lo scorso 25 ottobre ed accompagnato da un video di Pepsy Romanoff girato in 4 anni, porta la firma del solo Vasco Rossi, sia per la musica che per il testo.
Il 6 dicembre scorso è arrivato ,inoltre ,nei negozi di dischi VNSL2019: il doppio album / dvd dedicato al record di sei concerti allo stadio San Siro di Milano nell’estate da poco terminata. Nessuno aveva mai fatto meglio di lui: anzi, il record precedente in una stessa tournée (4 concerti) era dello stesso artista modenese.
E così, nonostante un gran numero di Tour rimandati per cause che tutti noi conosciamo, ritroviamo un Vasco forte e sorridente, impegnato a scrivere un’altra pagina delle nostre vite, a dare voce alle nostre emozioni più nascoste. Lui ,che non smette mai di sognare e di farci sognare, passeggiando tra la Natura, annuncia sui social, canticchiando e sorridendo, il nuovo brano a cui sta lavorando : “Siamo qui, pieni di guai”.Poche parole ad annunciare quello che sarà un grande successo ,non solo musicale , ma anche interpretativo della società e delle sue emozioni.In un momento di così grande cambiamento sociale , un Vasco che non si ferma e non si arrende è quello di cui abbiamo bisogno.