ROBERTO CARLOS
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OTTAVIA & PASQUALE
OTTAVIA FUSCO RICORDA PASQUALE SQUITIERI, UN FIGLIO DEL SUD
Ottavia Fusco, moglie dal 2013 e vedova del regista Pasquale Squitieri, scomparso nel 2017, nel suo libro a lui dedicato, intitolato Nu piezzo ‘e vita, ha voluto ricordarlo con tanto amore e sentimento, lui un figlio di Napoli e un figlio del Sud. Abbiamo intervistato Ottavia Fusco Squitieri.
Giancarlo Leone
Ottavia Fusco, moglie dal 2013 e vedova del regista Pasquale Squitieri, scomparso nel 2017, nel suo libro a lui dedicato, intitolato Nu piezzo ‘e vita, ha voluto ricordarlo con tanto amore e sentimento, lui un figlio di Napoli e un figlio del Sud. Abbiamo intervistato Ottavia Fusco Squitieri, autrice del libro, edito da Santelli Editore con la prefazione di Barbara Alberti.
Ottavia, perché ha voluto scrivere questo libro su Pasquale Squitieri?
“Questo libro ce l’avevo già in mente da un pò di tempo. Poi la casa editrice Santelli me l’ha chiesto e così è nato, come una forma di testimonianza di Pasquale. All’inizio dovendomi mettere a scrivere sono entrata in una crisi psicofisica per un mese. Avevo tante idee, ricordi da mettere giù. Poi all’improvviso, ricordo, il 18 febbraio dell’anno scorso che ero già a letto mi è venuta voglia di scrivere, di tramutare in scritto i miei pensieri. Non mi andava di alzarmi dal letto per andare al computer e su dei fogli bianchi a penna ho cominciato a scrivere l’inizio del libro; ho fatto relativamente in fretta e dopo il tutto è venuto da sè“.
Perché questo titolo Nu piezzo ‘e vita?
“Nu piezzo ‘e vita è il titolo di una poesia scritta per me, che poi è diventata una canzone che si può ascoltare perché alla fine del libro c’è un codice a barre e tramite quello, appunto, si può ascoltare. Questo libro ha un sottotitolo ‘Il mio amore per Pasquale, lettera per lettera‘. Ispirandomi al ‘Nomen Omen’ di antica romana memoria, secondo cui il destino di un essere umano fosse racchiuso nel suo stesso nome, ho raccontato Pasquale e il nostro amore lettera per lettera: ad esempio P come provocazioni, S come spiritualità, A come amore, I come infinito, Q come quotidianità. Ogni lettera del suo nome e cognome ha dato vita al racconto e al ricordo, per analogie e libere associazioni. Pasquale, lo sappiamo bene, era un uomo odiato o amato, senza mezze misure e ho voluto raccontarlo come era. Lui non aveva bisogno di etichette, anche se qualcuno l’ha voluto etichettare, era uno spirito libero“.
Cosa ha rappresentato per lei Pasquale?
“E’ stato l’amore della mia vita, un meraviglioso incontro con tutte quelle sfumature possibili che un rapporto tra un uomo e una donna possono contemplare. Con lui sono cresciuta come donna e come artista. Per lui sono stata amante, moglie, amica, sorella, infermiera negli ultimi tempi. Per me lui è stato fonte di crescita, di maturazione e adesso mi sento una donna libera. Lo dico sempre: dopo Pasquale solo un extraterrestre potrebbe farmi innamorare“.
Ricorda il momento più bello, più dolce trascorso con lui?
“Tantissimi, non ce n’è uno in particolare. Il matrimonio è stato uno dei momenti più belli. Ha voluto sposarmi perché come mi diceva, non essendo un uomo ricco, non avendo beni al sole, ha voluto lasciarmi, donarmi il suo cognome. Infatti io porto il doppio cognome Ottavia Fusco Squitieri e ne sono orgogliosa. Mi chiedeva dei momenti, il momento più bello: tanti momenti di quotidianità, come il secondo caffè della mattina. Con lui ho riso tanto, ho trascorso momenti molto buffi, divertenti, ma anche momenti, capitoli tristi, come l’ultima settimana di malattia in cui gli sono stata sempre vicina. Con questo mio libro non ho voluto certamente fare una celebrazione di una persona che non c’è più, un coccodrillo. Pasquale in me è fortemente vivo“.
Per il cinema cosa ha rappresentato Squitieri?
“Per il cinema è stato quello che è stato lui nella vita. Io ho il dovere di raccontare quello che per me è la verità. Pasquale era un uomo scomodo e tutti avevano bisogno di etichettarlo per gestirlo, anche se, come ho detto prima, non aveva bisogno di etichette. Era un uomo curioso, libero, il vero intellettuale che curiosava. Spesso l’hanno etichettato come fascista, anche se proveniva dall’estrema sinistra e poi Gianfranco Fini, l’ex segretario di Alleanza Nazionale lo chiamò nel suo partito come senatore. Era entrato in politica perché voleva vedere dall’interno del Parlamento come funzionasse il potere. Era obiettivo e questa caratteristica l’ha adoperata anche nei suoi film, ricercava sempre la verità“.
C’è in preparazione un Premio Pasquale Squitieri. Me ne parla?
“La prima edizione del Premio Pasquale Squitieri – Il piacere della libertà si sarebbe dovuto svolgere il 27 novembre 2020 perché questo giorno era il compleanno di Pasquale. Ma per via del Covid non si è potuto fare, o meglio si sarebbe potuto fare ma sarebbe stato un pò sottotono. Preferisco lavorarci meglio, non vorrei bruciarmelo così con un’edizione fiacca. Però quest’anno a novembre si dovrebbe finalmente fare. Non sarà qualcosa di simbolico, ma un premio vero fatto appositamente per aiutare i giovani a realizzarsi“.
I suoi progetti futuri?
“Adesso mi sto occupando della promozione del libro. Avrò una serie di presentazioni a Salerno, Bologna, Genova. Poi dal gennaio 2023 in ‘prima nazionale’ a Piacenza, al Teatro dell’Opera, sarò in scena con una commedia intitolata Dalla parte delle cattive, dove si racconteranno quelle che sono state le cattive nei racconti, nelle fiabe, come ad esempio Grimilde, la strega gelosa di Biancaneve, le due sorellastre cattive, brutte e invidiose di Cenerentola. Poi sempre nel 2023, incrociamo le dita, dovrei fare una grossa cosa musicale, ma per il momento non ne voglio parlare. Poi avrei desiderio di scrivere un altro libro, con un altro personaggio da raccontare, con delle belle pennellate di cultura, un personaggio impressionistico“.
Giancarlo Leone
De Maio (Rai): per restare rilevanti serve coraggiosa politica di innovazione.
Testo ripreso da www.primaonline.it
“Questa Direzione, che ha iniziato a svolgere le sue attività negli ultimi sei mesi, si è dedicata, sin da subito, ad una sostanziale riorganizzazione dell’offerta di Cinema e Serie TV sui canali Rai. L’intento è quello di fornire allo spettatore dei percorsi editoriali chiari che lo accompagnino nella navigazione dei contenuti, in un panorama televisivo italiano sempre più saturo, con l’obiettivo di offrire un’alternativa persuasiva alla massa di contenuti presenti sulle piattaforme OTT, poli editoriali saldamente presenti nel nostro Paese”. Lo ha affermato – ripreso da Adnkronos – Adriano De Maio, direttore Cinema e Serie Tv della Rai, durante l’audizione in Commissione di Vigilanza Rai.
Il contributo della Direzione Cinema e Serie TV, per la composizione dei palinsesti Rai, “è davvero significativo: dall’inizio dell’anno abbiamo fornito ben 34.000 ore di programmazione. All’interno di questo volume, i film hanno rappresentato oltre 2.000 ore di programmazione sui tre canali generalisti (Rai 1, Rai 2 e Rai 3) e circa 20.000 ore sui canali specializzati (Rai 4, Rai 5, Rai Movie)”, ha detto De Maio.
“Ma – ha specificato – mantenere una posizione di rilevanza nel panorama della disponibilità attuale di contenuti, senza però operare una coraggiosa politica di innovazione, non è più possibile. Ed osserviamo come, in quelle aree in cui ciò non è avvenuto, troviamo una graduale erosione dei risultati di ascolto. Il nostro impegno si è perciò sostanziato nel tentativo di massimizzare l’attenzione degli spettatori attraverso l’individuazione di valido prodotto inedito, ma anche rivolgendo il nostro interesse a titoli appartenenti ad una library ‘luminosa’ recente, riconoscibile dalla platea televisiva. Ciò al fine di comporre un’offerta saldamente inserita in ambiti editoriali coerenti, immediatamente apprezzabili dal nostro pubblico, e da sostenere con un’affilata e solida comunicazione che susciti interesse nello spettatore e faciliti la comprensione immediata e l’accesso al titolo”.
“Infine, per quanto riguarda l’attività di promozione e presentazione della nostra programmazione – ha fatto sapere De Maio – prevediamo la realizzazione di segmenti introduttivi di accompagnamento, con la partecipazione di volti riconoscibili del giornalismo, dell’intrattenimento e dello spettacolo, all’interno di operazioni di ‘vestitura’ della messa in onda ed avvalendoci del contributo di un personaggio significativo che introduce una serata dedicata al tema che viene trattato. In linea con quanto finora descritto, durante lo scorso periodo estivo, i nostri canali generalisti si sono impegnati alla realizzazione di proposte editoriali, come cicli e rievocazioni dedicate, che includessero al loro interno titoli omogenei e fascinosi”.
In quest’ottica, ha rimarcato De Maio, “Rai 1 ha celebrato Luchino Visconti con la trasmissione del capolavoro ‘Il Gattopardo’, che ha realizzato il 16,7% di share in prima serata il 15 agosto scorso. Il canale ha inoltre presentato film sentimentali all’interno del ciclo ‘Destinazione amore’. Non ultima la programmazione di film documentari in seconda serata in cui spicca il documentario ‘Marina Cicogna: la vita e tutto il resto’ (12% di share)”.
“Rai 2 – ha detto ancora – è riuscita a valorizzare il cinema italiano, anche illuminando personaggi particolarmente amati e di larga visibilità, come avvenuto recentemente con la programmazione della ‘trilogia Cortellesi’ o con la riproposizione di titoli cult, come ‘Calibro 9’. Rai 3 ha proposto il ciclo storico ‘XX Secolo’, dove momenti cruciali del secolo scorso sono osservati nel riflesso del cinema d’autore contemporaneo (‘Il colore della libertà’, ‘1918 I Giorni del coraggio’); sullo stesso canale abbiamo inoltre tentato di affrancare il pubblico, seppur momentaneamente, dal fragore dei tragici eventi legati ai conflitti internazionali in atto, con la proposta di una collezione di film comedy, di marca francese, dal titolo ‘C’est la comedie’”.
Rai 4, ha evidenziato De Maio, “ha ulteriormente consolidato il suo profilo di canale adrenalinico, basato sull’action-crime ed ha dedicato parte della programmazione a figure significative per il suo cluster di riferimento, ad es. con il ciclo di film che ha celebrato Bruce Lee a cinquant’anni dalla scomparsa dell’attore: ‘Fury of the dragon’”.
“Rai Movie – ha sottolineato il direttore Cinema e Serie Tv della Rai – ha invitato i suoi spettatori a rivisitare il grande cinema hollywoodiano d’antan con un ciclo di film diretti da Billy Wilder con cui ha realizzato una media di share del 2,17 % di share. Tra questi ricordiamo ‘Testimone d’accusa’. Infine – ha ricordato De Maio – Rai 5 ha omaggiato il cinema inglese degli ultimi decenni con un focus dedicato alla filmografia di Ken Loach. Il prossimo periodo delle Strenne (24/12 al 6 /1) è come sempre contraddistinto da una ricca offerta di prodotto cinematografico e televisivo. Quest’anno proponiamo titoli di grande richiamo, prime visioni ed evergreen”.
“Tra gli altri: ‘Remi’ con Daniel Auteuil, ‘La Sirenetta’, ‘Dumbo’, ‘Pattini d’argento’ e ‘La Befana vien di notte’ saranno trasmessi su Rai 1. Su Rai2, ‘Crudelia’ (versione live action del classico ‘La carica dei 101’), la prima assoluta del film per la tv tratto dalla serie di successo ‘Delitti in paradiso’ (speciale Natale 2023) e il classico ‘La carica dei 101’. Per Rai 3 proporremo ‘Natale in casa Cupiello’ (versione a colori), ‘Alice and Peter’ con Angelina Jolie, ‘Uno sguardo dal cielo’ con Whitney Houston, ‘Respect’ con Jennifer Hudson, ‘La fiera delle illusioni’ con Bradley Cooper e il documentario cinematografico ‘Io noi e Gaber’; Evidenziamo, per la sera del 25 dicembre, la proposta di ‘La vita è meravigliosa’ di Frank Capra, in versione restaurata in bianco e nero e doppiaggio originale. Per quanto riguardo i cortometraggi, che rappresentano un’area culturale e produttiva di grande interesse, prevediamo di dedicare degli spazi di palinsesto specifici e stabili”, ha sottolineato De Maio.
“In questo senso – ha evidenziato De Maio nel suo intervento- avvieremo un dialogo con La Direzione Distribuzione per individuare quali possano essere le aree di Palinsesto da consacrare alla frequentazione da parte del pubblico di questa modalità espressiva, spesso penalizzata. Propedeuticamente, abbiamo realizzato una mappatura di questi contenuti, organizzata per temi ed aree socialmente significative (ad es. Bullismo e Discriminazione), utile alla loro futura trasmissione”.
“In relazione alle politiche di acquisto utili alla composizione della nostra offerta – ha proseguito – da giugno alla fine di novembre 2023, la Direzione Cinema e Serie TV ha programmato titoli acquisiti da 163 diversi fornitori, di cui 104 italiani. Tra i 59 fornitori non italiani, 6 sono Major. È costante la nostra attività di scouting di prodotto e monitoraggio delle tendenze di mercato. In tale ambito, come Direzione Cinema e Serie TV, in collaborazione con Rai Cinema, abbiamo avviato una linea operativa di preacquisto su progetti italiani ed internazionali, in modo da riuscire ad intercettare prodotti utili, con un investimento economico vantaggioso, prima che essi vengano immessi sul mercato e resi disponibili per gli altri operatori televisivi e OTT”.
“In questo senso abbiamo in corso una stringente collaborazione con gli altri broadcaster che fanno parte dell’EBU (European Broadcasting Union)”, ha concluso De Maio.