BRINDISI NATALIZIO
Related Posts
E’ MORTO DOMENICO MONARDO
IN ARTE MECO
È deceduto Meco Monardo anche lui “vazzanese nel mondo” famoso nel mondo della musica.
È sua “guerre stellari” e tante altre
La sua biografia:
Meco Monardo viene ricordato per le sue rivisitazioni in chiave disco music di colonne sonore ispirate al franchise di Guerre stellari e per essere stato uno dei pionieri del fenomeno disco dopo aver collaborato assieme a Gloria Gaynor al brano Never Can Say Goodbye.[1]
Biografia
Modifica
Nato a Johnsonburg (Pennsylvania), Domenico Monardo ha iniziato a suonare la tromba all’età di nove anni senza trascurare gli studi di batteria. Dopo aver vinto una borsa di studio alla Eastman School of Music di Rochester nel 1957, ha suonato nella banda militare dell’accademia militare prima di lavorare come turnista in vari studi di incisione fra il 1965 e il 1974.
La sua coproduzione di Never Can Say Goodbye (1975) di Gloria Gaynor, singolo che avrebbe contribuito a lanciare il fenomeno disco, avrebbe fatto dell’artista italo-americano uno degli iniziatori dello stile.[1] Nel mentre, Meco ha lavorato alla produzione di alcuni brani di successo per altri artisti fra cui Carol Douglas e i Liquid Smoke prima di pubblicare il long playing Star Wars and Other Galactic Funk (1977), rivisitazione delle musiche del film Guerre stellari di George Lucas uscita per la Millennium Records. L’album ha visto la partecipazione di un’orchestra di 75 musicisti nel lato A e da esso è stato estratto il fortunato singolo space disco Star Wars Theme/Cantina Band (1977), considerato una pietra miliare della disco music futuristica in voga nel periodo[2] e tra i soli 25 brani strumentali riusciti a entrare nella classifica di Billboard.[3]
L’interesse dell’artista per il cinema fantastico e di fantascienza lo avrebbe spinto a pubblicare altri album tributo ispirati a note colonne sonore fra cui The Wizard of Oz (1978), da alcuni considerato il suo vero capolavoro, Meco Plays Music from The Empire Strikes Back (1980), sequel di Star Wars and Other Galactic Funk dalle sonorità più rock, Music from Star Trek and the Black Hole (1980) e Impressions of an American Werewolf in London (1981).
Nel 1980 Meco ha collaborato con vari artisti a Christmas in the Stars, album natalizio accompagnato dalle voci di diversi personaggi di Guerre stellari che viene ricordato per essere stata la prima registrazione professionale a cui ha preso parte Jon Bon Jovi. Benché stroncato dalla critica, il disco diverrà un oggetto di culto per gli appassionati della saga di Lucas.[4]
Sempre nel 1980 ha suonato il noto assolo di trombone presente in I’m Coming Out di Diana Ross.[5]
PREMIO ELEONORA LAVORE 2024
fra i giurati il famoso violinista Gaspare Maniscalco
SARA GIO’ VINCE IL PREMIO ELEONORA LAVORE 2024 PREMIATA DA CINZIA PERRECA
CONDUCONO ANGELO MARTINI E PAMELA OLIVIERI, ART DIRECTOR GIUSEPPE LAVORE
La bravissima Sarà GiO’ cantautrice romana vince il Premio internazionale Eleonora Lavore 2024. Il festival presentato dall’impeccabile conduttore e musicista Angelo Martini di Numeri 1 Rai2, e la modella Pamela Olivieri. Un festival voluto fortemente da M” Giuseppe Lavore direttore artistico, in memoria di sua sorella Eleonora, giovane cantautrice e poetessa. La vincitrice dell’ undicesima edizione, tenutasi il 15 giugno a Roma, presso il Teatro degli Eroi, è Sara Gio con il suo inedito “Trova un pretesto”, scritto molto bene, presenza scenica accattivante, bella e carismatica, vive a Marino, cresciuta a pane e musica di Mina, Giorgia, Whitney Houston. A premiarla Cinzia Perreca, una eccellenza, regista di Rai 1 e Rai cultura, ex ballerina del teatro alla Scala, regista dell’inedito documentario “Carramba che Carrà” di grandi eventi, per Papa Francesco e del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il Premio internazionale Eleonora Lavore accoglie sul palco i 20 finalisti di brani editi ed inediti che hanno superato le difficili selezioni tra più di 700 scelte. Porta avanti temi sociali importanti come l’’autismo, con due grandi testimonial come Samuele Di Natale e Daniele Smalin e avvalendosi della presenza di personaggi dello spettacolo sensibili come Eleonora Daniele, Arisa, Eros Ramazzotti, Marcello Cirillo e tanti altri.
Il sipario si apre con il Maestro Giuseppe Lavore al pianoforte che suona un inedito mentre Paolo Lavore legge una magnifica poesia della figlia Ele. Ad accompagnare gli artisti la Lavore Band con diretta dal M” Vincenzo Pensa (sax) e la supervisione ai cori del maestro Alex Parravano (tastiere), Matteo Morini alla batteria, Leonardo Carfora al basso, Alessio Romani alle chitarre e le coriste Serena Quattrocchi, Carlotta Parlagreco. Una Giuria critica ed una tecnica. Tra loro la regista dei grandi già citata Cinzia Perreca, tra i suoi ultimi lavori la giornata mondiale dei bambini con Papa Francesco allo Stadio Olimpico 2024, i David di Donatello al Quirinale, il giornalista Rai Antonio Ranalli press office RAI Kids, autore del libro di successo “Nomadi. 1965- 2005 Canzoni senza patria e senza tempo”, curatore della comunicazione del programma Rai radiouno “Giù la maschera” condotto da Marcello Foa, Alessandra Fascetta programmista multimediale di RAI Kids, il critico musicale e manager Giancarlo Gneme, il produttore televisivo del Meeting del mare su Raiuno, di Sanremo Gino Foglia, il violinista Gaspare Maniscalco che ha suonato nelle migliori orchestre ed al Festival di Sanremo, la vocal coach Simona Zaratti, talent scout della B.M. Studio Recording, la produttrice discografica Sara Lauricella fondatrice della “La La Label”, il docente di canto lirico Graziano Piazza importantissimo per la sua musica d’autore con contaminazioni celtiche ed orientali, Claudia Cotti Zelati regista, attrice, autrice e performer per il teatro e la musica, ha collaborato con Tony Esposito, Gino Pecoraro vocal coach e talent scout, il produttore discografico Paolo Lavore.
Il premio per il miglior brano inedito è stato assegnato a Giuseppe Nicosia con “L’ordine delle cose”, premio immagine ai Babols, duo composto da Luca Romano e Dorotea Fossile con il brano “Danza Gitana”. Il premio della Critica è stato assegnato a chi ha fatto emozionare e riflettere: Chiara Orlando per il brano da lei composto “A metà strada”, dedicato a una sua amica suicida. Tra gli altri cantanti Ilenia Dionisi, Joshu4 DC, Syria Contoni, Cristian Ragusi, Silvia Carboni, Michele Fugazzotto, Beatrice Cascone, Criphia, Venere, Francesco Billotta, Aurora Cappuccio, Silvia Ivaldi, Noemi Romano, Minimal, Annalaura, Lacalamita e Nicole Gambetti. Il conduttore Angelo Martini
è stato vestito per l’occasione dalla famosa Maison Celli Spose by Maria, Alessia e Giampaolo.
Numerosi e degni di nota gli ospiti della serata come il produttore Gennaro Ruggero e l’attrice e presentatrice Angelica Loredana Anton.
Notevole l’esibizione live chitarra e voce del cantautore Primogenito, artista che ha già superato i 500 mila stream su Spotify, prodotto da Matteo Tangari di Tutto Molto Fresco. Un premio va a Diana Fillo corista di Domenico Modugno,l’attrice Francesca Gravate, Dany Rap che ha portato il brano “Diverso da chi” scritto dal maestro Parravano e Giuseppe Lavore, presentato anche su Raiuno a Storie Italiane condotto da Eleonora Daniele. Ad essere premiata nel corso della serata anche la cantante artista Gió di Sarno, presentatrice, attrice, che ha cantato “Un sabato italiano” conduttrice del programma di successo “Di Sabato PomerigGio” in diretta nazionale ogni sabato su CusanoTv. Tra gli ospiti ancora premiati il Duo Johanna Pezone e Marcolisa, lo chef internazionale dei vip Paolo Celli, Giulio Rossi in arte Minimal, il cantautore pop Fabrizio Ferzino, e il violinista Fabio Carrieri. Un riconoscimento e’ stato conferito anche al grande produttore cinematografico Claudio Bucci, lo speaker Rds Claudio Germanó, la giornalista Lorella Porrini, Stefano Leonardi giornalista Tg1, al manager Marco Petrozzi.
Tra i Media Partner del Premio RADIO ITALIA FM.105 e RADIO TOP ITALIA.
Il miglior inedito sarà ospitato su RAI2. Si ringraziano Regione Lazio, Comune di Roma, Comune di Gela, Zeta idea.it, Mela Blu Tv, Radio Gela express, Rete Tv Italia,Radio Italia anni 60. Foto di Ludovica Leccese.