WASS MILANO. LO STILISTA DAL SORRISO AFFASCINANTE.

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Lo incontro a Milano ad Ottobre , nel locale in sottofondo la musica di Craig David “ Seven days ”, sorrido e penso che sembra un caso ma in effetti la canzone  “seven days “ ci sta con il  fatto che vidi la sua sfilata durante la settimana della moda al Premio Europeo della Moda, a Milano.                                                                                                

E’ nato in Etiopia , iniziò a lavorare a 14 anni, per aiutare sua madre, quando morì suo padre, che era insegnante di inglese. Fece un corso di  designer per taglio e cucito. La mattina a scuola , al pomeriggio era al lavoro, un impegno totale della sua giornata. Arrivò in Italia nel 2006, a Milano  capì che voleva vivere dell’amore per la moda . E si capisce dal tocco in più delle sue creazioni, nascono da una grande passione e dalla ricerca del particolare raffinato. E lui raffinato lo è in tutto, lo capisci dal suo modo di fare, che si ripercuote nell’eleganza dei capi. Non gli piace essere omologato tra i Designer femminili comuni , si definisce sarto applicato al design.

Alle sue spalle ha tanti anni di studio, tra i quali L’ISTITUTO DI MODA  “ SITAM PADOVAN” DI PADOVA. Attualmente è assunto da TOM FORD , è UN TRAVELLER TAILER. Dal 2015 al 2020 ha insegnato all’ “ ACME “ , l’ACCADEMIA DELLE ARTI DI MILANO, insegnando la materia di fashion designer confezione coutez , il trasferimento da cartamodello su tela e successivamente da tela a stoffa. Il suo nome è Wassan ma ha scelto il nome WASS MILANO  perché è a Milano che ha capito quale era la sua strada, quella che voleva raggiungere per soddisfare la sua vita . LA MODA, quella con la M maiuscola che nasce dalla mente come arte applicata al tessuto. Lo ispirano la natura e le piccole cose , le grandi infondo le vedono tutti. Lui coglie la particolarità.

Mi rivela che passeggiando per le vie di Milano nota spesso delle donne che fanno fatica a camminare, e pensa che la comodità nell’indossare sia essenziale. Non si parla solo di bellezza d’abito dunque, poiché se lo stesso non ha vestibilità comoda ma appare solo chic appare come tappezzeria.   Il suo obbiettivo è lavorare e sviluppare il suo progetto personale con il suo brand WASS MILANO continuando a collaborare con TOM FORD. L’eleganza raffinata dei suoi capi da sera e quella dei suoi capi da giorno mi ha colpita da subito quel pomeriggio alla sfilata, la musica scelta con cura che accompagnava le sue modelle e modelli creava l’armonia della situazione. L’ho fotografata tutta. 

Un particolare ..Quell’abito, pochi secondi , lei cammina con passo deciso..è sicura .. è l’abito che fa il particolare ma  è anche  la  differenza che traspare . E’ LEI. La sua modella .. lei o forse anche un altra donna..  La fascia da testa a piedi, il tessuto nero, è tutta coperta, niente da mostrare ma solo da immaginare, e da sperare che possa essere sempre così, per chi la guarda. Il significato dentro. La  differenza tra una donna ed un’altra. Solo una spallina con strass che illumina. E non è a caso. La luce dice sempre tutto. E’ DA ASCOLTARE. Quello è l’abito che colpisce.  E lui, Wassan , che  lo ha creato. Questa è la differenza tra chi pensa solamente  e  chi fa quello che pensa.             

E’ LA SENSIBILITA’ MATERIALIZZATA SU UN CAPO   
La nota chi la moda la sente dentro, non chi la veste  e basta. 

https://www.instagram.com/wass.milano/?hl=en
https://www.facebook.com/wassan.said.9

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