L’anima aggrappata ad una foto, fuoriesce e si manifesta. amato da tanti, apprezzato professionalmente e famoso per la sua educazione e pacatezza .
Lui , la semplicita’ che fa notizia e fa la differenza, un curriculum ricco di successi in ambito culturale , editoriale e televisivo. E’ stato il fotogrfo di scena del talk show “solo chi c’ha fede “condotto da Federica Bertoni su Sport Italia . I vip lo adorano per la sua creativita’, lo scelgono per le sue foto alternative. Coglie l’essenziale e lo imprigiona in uno scatto. Il suo sito parla con le immagini . Occhio attento e capacita’ creativa, non esiste particolare da immortalare che non gli sfugga. Lui che fisso’ in uno scatto il senso del discorso di Kofi Annan durante il convegno sull’alimentazione a Milano .Il prescelto chiamato dall’ agenzia per il colloquio conoscitivo con il leader ex Segretario Generale ONU , e Presidente della Kofi Annan Foundation . La foto fu eloquente e fu ricordata.
Attratto dalle tematiche sociali e culturali , oltre che da quelle legate al mondo dello spettacolo e dello sport, realizzo’ un reportage fotografico sulle scuole del Kenia . Cattura con abili scatti cio’ che le parole non dicono .Poco loquace , ma con poche parole giuste. Timido ma abile nei messaggi indiretti. Quelli catturati in una foto.
Lo incontro , mi parla anche della Fashion Bridal Week, fu lui il prescelto da Luigi Auletta , titolare del brand Impero Couture, per il servizio fotografico all’attrice Kelly Lang, la Brooke nella soap “Beautiful”. Subito dopo il termine dello stesso, scrisse a sua nonna per comunicarle di aver fotografato per lei la sua attrice preferita.
Da cio’ traspare il forte senso d’amore per la famiglia.
Il messaggio fotografico si esprime palesemente a chi lo sa cogliere.
E’ l’interiorizzazione e conseguente esternazione del concetto che va a sovrastare il senso di una foto, la stessa non passa come comune, ma come quella che fa la differenza. La luce non e’ quella dei fari tecnici, ma la ripercussione della sua .
Luca Noto. Il suo cognome gli rende giustizia. Per la sua arte, gentilezza ed educazione. E’ docente di corsi di fotografia, insegna l’arte su immagini . Racconta altresi’ delle sue prime foto scattate con una vecchia canon a pellicola d i suo padre durante le gite scolastiche.. scatti che sono gia’ storia, quella i un ragazzo semplice che si e’ fatto da sé, ricevendo ampi consensi per il gentil fotografare.
Il filosofo schiller, descrivendo un quadro di Klimt “Nuda veritas” scrisse … “ rendi giustizia a pochi con la tua azione e la tua arte ”. E’ l’ evoluzione della fruizione artistica. Chi ha carpito il senso dei suoi scatti gli ha reso giustizia.
Dicono d i lui … “ i suoi scatti sono una festa degli occhi..” . Un valore aggiunto, presenza costante nelle sue opere. Quelle di ieri e di oggi, perche’ nulla e’ cambiato in lui . E’ rimasto il ragazzo di sempre.
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Foto Credit by Massimo Giordano
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