Continuano con successo gli appuntamenti artistici del “Wine Jazz Festival” organizzati dalla Società Beethoven ACAM di Crotone. Sabato 22 presso il Castello di S. Severina e Domenica 23 Agosto presso il Porto Vecchio di Crotone si è esibito il quartetto Jazz Musica e Rua. Entrambe le manifestazioni si sono svolte rispettando tutte le normative anti Covid 19. Un pubblico numeroso e attento formato principalmente da giovani ha letteralmente contribuito con applausi sentiti e continui ,sottolineando le varie proposte artistiche del quartetto.
Il gruppo formato da voce, batteria, basso e tromba-flicorno.
Tipica formazione jazzistica nella quale la tromba e il flicorno si alternavano in un dialogo continuo con la voce, mentre il basso sosteneva con un contrappunto armonico quanto mai accattivante.Un excurcus storico punteggiato dai successi più famosi ,che hanno ripercorso la nascita e l’evoluzione del Jazz internazionale, formando i capisaldi dei due concerti. Un percorso quello proposto dalla Beethoven nel “Wine Jazz Festival” che vede fondersi insieme le eccellenze di una terra quanto mai generosa e ricca di storia con la cultura musicale.
Professionalità, valorizzazione di centri culturali come castelli, torri, mercati antichi, fortezze sono i punti di riferimento nel quale si sta sviluppando il “Wine Jazz festival” unendo insieme la valorizzazione di beni archeologici la gastronomia (tanto antica quanto le torri e i castelli) con la cultura artistica come il Jazz. Martedi 25 Agosto si è tenuto, presso la Torre Antica di Mirto Crosia, il concerto del
quartetto Jazz “Chillcake”, formato tutto da giovani calabresi, protagonista indiscusso della serata .
Una collaborazione quanto mai particolare che fonde insieme enogastronomia , recupero di luoghi storici (conoscenza e loro storia) e un’arte tanto antica che ha sempre affascinato un pubblico giovane e meno giovane di tutti i tempi e generazioni.
Giovani artisti calabresi formatesi presso il Conservatorio di Cosenza , dove la scuola del Jazz è ritenuta una delle migliori d’Italia. Professionalità e grande fantasia inventiva sono le colonne portanti che caratterizzano la formazione ,che man mano suscita grande entusiasmo specialmente tra i giovani.
Sono stati loro infatti, i veri protagonisti della serata che, sempre nel massimo rispetto delle normative anti covid 19 ,hanno riempito con il loro entusiasmo una bella serata artistica. La presenza poi, di varie cantine del cirotano ,che hanno offerto degustazioni delle loro eccellenze, si sono fuse con le splendide esecuzioni del gruppo. Una bella serata e una iniziativa, quella del “Wine Jazz Festival”, che anno dopo anno sta riscuotendo sempre più successo in una realtà nella quale la storia- l’enogastronomia e la musica si fondono in un connubio inscindibile .
Appuntamenti da non perdere, che ci regalano momenti di alta cultura musicale, storica e sociale, dalla quale la nostra società deve ripartire. Un risveglio che connette le diverse generazioni e le fa sentire , poi, non così lontane.
Riunitevi e godete di questi inebrianti attimi di maestosa armonia.
“Senza il jazz, la vita sarebbe un errore.” – Boris Vian