IN CUCINA CON MARIKA: IL CASATIELLO SBAGLIATO

Siamo nel mese di Maggio, sta per arrivare la stagione estiva e le temperature cominciano ad alzarsi notevolmente. Cosa c’è di più fresco di un buon limoncello fatto in casa??!!
Magari gustato dopo pranzo o dopo cena, o semplicemente accompagnato ad un buon dessert. Oggi vi propongo la mia ricetta molto semplice. Bastano pochissimi ingredienti e in pochi passaggi avrete il vostro liquore fatto in casa da gustare in compagnia dei vostri amici. Ma parliamo un po’ del “Limoncello”. 

Il termine limoncello sarebbe derivato da un vezzeggiativo della parola “limone”. Inizialmente si riferiva ad una varietà di limoni di dimensioni più contenute ed era già in uso alla fine del 1500. L’uso della parola limoncello per riferirsi ad un liquore al gusto di limone è, probabilmente, un accostamento affermatosi nel Novecento. 

Infatti, sarebbe proprio in questi anni che si attribuisce la nascita del Liquore al limone con questo nome. La sua paternità viene contesa tra Sorrentini, Amalfitani e Capresi: molto rinomato infatti è quello prodotto in Campania utilizzando il limone di Sorrento. 

La nascita del limoncello la si deve agli inizi del 900 alla signora Maria Antonia Farace che curava un rigoglioso giardino di arance e limoni. Il nipote, nel dopoguerra, apri un piccolo ristorante la cui specialità principale era proprio questo particolare liquore nato dalla macerazione delle bucce dei limoni. 

Ad Amalfi c’è chi sostiene addirittura che questo liquore abbia origini molto antiche, quasi legate alla coltivazione del limone. 
Qualcuno sostiene che il limoncello veniva utilizzato dai contadini e dai pescatori per combattere il freddo del mattino, altri ritengono sia stato creato in un monastero per deliziare i monaci fra una preghiera e un’altra. 

Non sapremo mai la verità, ma, il limoncello resta uno dei liquori più deliziosi è più freschi al mondo.

Cosa serve:

• 500 ml di alcool puro a 95 gradi
• 6 limoni non trattati
• 400 grammi di zucchero
• 1 litro d’acqua

Preparazione: 

Sbucciare i sei limoni non trattati facendo attenzione a lasciare la parte bianca.

Deporre le bucce in un barattolo con chiusura ermetica insieme a 500 ml di alcool puro.

Lasciarle macerare per una settimana in un luogo asciutto e buio. Scuotere ogni giorno il barattolo delicatamente per far amalgamare bene gli ingredienti. 

Passata la settimana mettere in un pentolino (a fuoco lento) un litro di acqua e 400 grammi di zucchero mescolando di continuo affinché lo zucchero si sciolga completamente.

Lasciate raffreddare lo sciroppo e unite l’alcol  filtrandolo con un colino per non far cadere le scorze. 

Riponete il vostro liquore nelle bottiglie e lasciatelo riposare in frigorifero per tre giorni.
Buon lavoro e soprattutto buona degustazione!
Marika Arena

Definita “pizza furba” che non vuole togliere nulla alla tradizionale pizza napoletana, si presenta con la base croccante e vi regala un gusto spettacolare in soli 10 minuti. È la pizza dell’ultimo minuto, quella dalle voglie improvvise. Basta avere una bustina di lievito istantaneo, un po’ di fantasia con i condimenti e il gioco è fatto.

Cosa serve:

• 500 grammi di farina 
• 250 ml di acqua
• Una bustina di lievito istantaneo
• Sale
• Condimenti vari 

Disponiamo la farina in una ciotola abbastanza capiente e facciamo sciogliere il lievito nell’acqua (un po’ tiepida). Aggiungiamo acqua e lievito nella farina e cominciamo ad impastare. Aggiungiamo il sale e formiamo dei panetti che lasceremo riposare per 10 minuti. 

Formiamo la pizza e disponiamola nella padella (almeno 24 cm) unta con po’ di olio e cominciamo a farcirla come preferiamo. Copriamo la padella con un coperchio affinché il calore possa aiutare a cuocere la parte superiore della pizza.

Accendiamo il fuoco e controlliamo la base della pizza. Una volta che abbiamo verificato che la base sia diventata croccante e la parte superiore cotta possiamo servirla.

Buon lavoro e buona degustazione!!!

Marika Arena