LE BOLLICINE DEPURATIVE E LA RINASCITA DEI LAGHI

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Sembra magia ma si tratta invece di nanotecnologia gorgogliante ideata dallo scienziato giapponese-peruviano Marino Morikawa. Il sistema prevede l’ introduzione di microbolle (10.000 volte più piccole di quelle di una bevanda gassata) nelle profondità delle acque inquinate, le quali hanno un campo elettromagnetico di ioni positivi e negativi che funziona come un magnete che attira ed intrappola batteri e microrganismi .

Marin , laureato in scienze ambientali all’università giapponese di Tsukuba, ha anche progettato filtri biologici con argilla per trattenere gli inquinanti inorganici, come metalli pesanti e minerali, che aderiscono alle superfici e sono decomposti dai batteri.

L’idea è nata dopo che lo scienziato ha ricevuto una chiamata dal padre, addolorato per le pessime condizioni di El Cascajo, un lago dove erano soliti andare a pescare quando Marino era un bambino. Così è partita questa sfida che a regalato ad un ecosistema di circa 50 ettari (123 acri) nel distretto di Chancay, situato a nord di Lima, la sua ripresa . In soli 15 giorni, lo sforzo ha portato a un rilancio delle zone umide, un processo che in laboratorio avrebbe richiesto sei mesi.

Purtroppo i meriti non sono anche questa volta della scienza, che investe in cose di nicchia, a volte troppo distanti dalla realtà. Una scienza quasi cieca , distaccata dalla Natura , che ritiene superfluo quello che un grande uomo è riuscito a percepire : l’importanza per l’uomo degli ecosistemi. Questo grande scienziato si è infatti autofinanziato ed ha affrontato tutto a proprie spese, solo per ridare a quel lago tutto l’amore che aveva egli stesso ricevuto.
Si potrebbe dire che dove non arriva la scienza, arriva l’amore !!

Da allora Morikawa ha contribuito al recupero di 30 habitat in tutto il mondo, e vuole procedere determinato nell’affrontare altre due grandi sfide: Titicaca e Huacachina Lagoon.

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