Circa 155 miliardi di euro vengono stanziati tramite il Decreto Rilancio nell’edilizia e nella riclassificazione energetica. Una manovra che mira ad una ripresa economica veloce e guidata verso l’ecosostenibilità.
Il superbonus per l’edilizia prevede la possibilità di ottenere una detrazione fiscale sulle spese, a fronte di un riqualificazione energetica e adeguamento sismico, pari al 110 % e si estende a tutti gli interventi effettuati dal 1° Luglio 2020 al 31 Dicembre 2021.
Potranno usufruire del bonus, stando a quanto dichiarato dal Governo, tutti i contribuenti, residenti e non residenti, possessori dell’immobile su cui verranno fatti gli interventi, nonché i condomini e gli enti che gestiscono le case popolari.
Gli interventi per i quali è prevista la detrazione:
- isolamento termico delle superfici esterne opache, verticali e orizzontali, per almeno un quarto della superficie totale, c.d. cappotto termico, nel limite di euro 60mila per singola abitazione. Nel caso in cui i lavori siano fatti da enti condominiali o istituti, il limite è moltiplicato per il numero totale di abitazioni interessate;
- sostituzione della caldaia con impianti centralizzati a condensazione, nel limite di euro 30mila per singola abitazione, comprensivo delle spese per lo smaltimento e la bonifica dell’impianto sostituito, moltiplicato per tutte le unità abitativa per gli istituti e enti condominiali;
- interventi di rafforzamento delle strutture e riduzione del rischio sismico
- installazione di impianti fotovoltaici
- installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici
La documentazione richiesta rimane la stessa di quella precedentemente necessaria nei precedenti interventi :
- dichiarazione di conformità rilasciata dal direttore dei lavori o da un tecnico abilitato, in cui si certifica che l’intervento realizzato è conforme ai requisiti tecnici richiesti
- scheda informativa sugli interventi realizzati
- attestato di prestazione energetica (APE), emesso dopo l’esecuzione dei lavori.
Il pagamento dei lavori dovrà avvenire con metodo tracciabile, bonifico bancario o postale, indicando la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario del bonus e il codice fiscale/partita iva dell’impresa o professionista che ha eseguito i lavori.
Tutta la documentazione dovrà essere presentata telematicamente entro 90 giorni dal termine dei lavori all’Enea (Ente Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile).
Il bonus prevede anche di cedere il credito d’imposta derivante dagli interventi per il rinnovo energetico a intermediari finanziari (banche o assicurazioni) o alla stessa impresa edile che ha realizzato i lavori, che lo gestirebbero direttamente con il Fisco.
Lo scopo è di consentire ai contribuenti di ottenere la ristrutturazione degli immobili senza sostenere alcun costo, il quale ricadrebbe sulla banca o sull’impresa, cedendo altresì la titolarità del credito ottenuto, attraverso uno sconto diretto sulla fattura dei lavori fino al completo annullamento della spesa.
Un Governo determinato che riconosce finalmente l’importanza di questi investimenti ecosostenibili, che oltre ad essere un vantaggio ecologico sono anche un vantaggio economico per tutti noi.